Come stesso sé donare
Se coscienza t’allontana da più dono
Dall’amare?
Fisso l’albero
Scompaio
Non l’osservo
L’erba sono
Pianta splende
Panorama di silenzio
Bocca aperta mente ferma
Colgo d’albero l’essenza
Né la forma ne trattengo
Non per nome me lo chiamo
Tace Tutto me che scrivo
Del profumo della vita
L’annusare l’esistenza?
‘Sì continuo Tutto fermo
Più sospesa
Viva vita
Vive vivo tempo priva
Vive l’immobilità
Mucchio d’aria foglie esorta
S’ergon pigre roteando
Muove vortice passante
Lì tra foglie s’evidenzia
Con le foglie si rivela
Dio s’esisti
Là t’adocchio
Qual probabile lamento
Di quel Tutto
Di traverso
La natura
Manifesto
Dio
Mio soffio rincuorante
Credo ottuso di sognante
Dubbio furbo di sapiente
Preghi d’essere sentito
Chiedi d’esser annusato
L’assaggiato ricreato?
Tutto serve
Ci comprende
Fa conoscere prebende
Nel continuo nostro stare
D’ogni giorno senza fare
(11.02.06)